Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
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Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
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Foto © L. Boegly
Foto © L. Boegly
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Disegno © Atelier(s) Alfonso Femia
Disegno © Atelier(s) Alfonso Femia
Disegno © Atelier(s) Alfonso Femia
Disegno © Atelier(s) Alfonso Femia
Disegno © Atelier(s) Alfonso Femia
Disegno © Atelier(s) Alfonso Femia

Il cielo d’Asnières-sur-Seine

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Sede
Asnières-sur-Seine, Francia
Anno
2016
Cliente
SCI Asnières Seine AB represented by COFFIM, Eiffage Immobilier IDF
Ingegneria Strutturale e Aspetti Aambientali
Eiffage Construction
Ingegneria Impiantistica
I.D. BATI
Ingegneria Ambientale
Eiffage Immobilier IDF
Sicurezza
Tohier
Impresa
Eiffage Construction IDF

Il sito del progetto è circondato da elementi forti e strutturanti del paesaggio urbano: la vicina Senna, le linee RER C che collegano Parigi a Pontoise e l’arrivo di una futura stazione Grand Paris. Il progetto viene quindi inserito alla fine e all’inizio di un importante asse urbano sulla scala della città.
Come gestire questa disposizione? Come presentare il progetto verso la Grésillons Avenue e la stazione ferroviaria, dato che questa zona rappresenta un’interfaccia strutturale da un punto di vista funzionale?
Come dilatare, in aggiunta allo spazio già fornito, questo spazio e renderlo un vero gateway per il quartiere?

Il progetto si sviluppa analizzando le potenzialità: l’atmosfera, la luce del paesaggio, le esigenze ambientali e il gioco formale costituito da una serie di ritagli, aperture, diapositive che definiscono i tre corpi dell’edificio.
La città è in continuo dialogo con il parco interno creando un’alternanza tra costruito e paesaggio. La scrittura architettonica del progetto si basa su questa nozione di ritmo (aperture, materiali, trattamento dei piani superiori): promuove all’interno di una grammatica comune, la diversità del paesaggio urbano creato tra città e natura.
L’anima del progetto è anche la riaffermazione del decoro attraverso le ceramiche e gli ornamenti rappresentati da sei angeli. Questa riaffermazione richiede di pensare all’edificio come a una casa, a un posto dove vivere e non solo a una serie di requisiti da soddisfare.
Unità, ritmo urbano, classica stratificazione verticale, materiale unico che integra differenze di punti capaci di anticipare la dolce metamorfosi verso il cielo, dove si trovano gli antenati delle città, che ci osservano, guardando verso l’orizzonte, verso il cielo.

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