Massimo Mariani

 
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Nasce nel 1951 in provincia di Pistoia. Si laurea nel 1977 alla facoltà di architettura di Firenze, dove - dal 1980 al 1992 - collabora all'attività didattica di Remo Buti. Nel 1980 fonda con A. Casciani lo studio Stilema, per la progettazione e la produzione di oggetti e mobili sperimentali. Lo studio si dedica alla ricerca negli ambiti del design per gli oggetti d'uso e la decorazione, della grafica, dell'allestimento e dell'architettura d'interni, e partecipa a numerose esposizioni, concorsi ed eventi nell'orizzonte spettacolare del neo-design italiano dei primi anni Ottanta. Si ricordano i progetti per la mostra Conseguenze impreviste (Prato 1982), per i concorsi Doll's house (Londra, 1982) e One family house in wood (Lubiana, 1985), e una serie di nuovi oggetti domestici come Lampade grasse (1984), Cactus inquieti (1985), e La valigia del naturalista (per il concorso "Atelier noveau", Grandi magazzini Seibu, Tokio, 1986).

Nel 1986, con un folto gruppo di architetti (P. Caramia, D. Carani, M. Castelvetro, M.Corrado , D. Donegani, S. Giovannoni, M. Iosa Ghini, G. Venturini), vara il Bolidismo, un movimento che assume la velocità e l'ubiquità come temi predominanti della realtà contemporanea e crea giocosi contatti fra gli immaginari del design, del fumetto e dell'illustrazione.

A partire dal 1990, la sua attività professionale, con studio a Montecatini Terme, si rivolge all'interior design e soprattutto all'architettura.